Ultima modifica: 21 Settembre 2020
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Domande e risposte sui comportamenti da tenere in caso di sintomi sospetti Covid

L’ATS della città Metropolitana di Milano ha reso disponibile per tutte le scuole un utile documento con le risposte ad alcune delle domande più frequenti relative ai casi in cui si presentino soggetti con sintomi sospetti Covid.  Lo riportiamo integralmente di seguito. Chi volesse scaricarlo deve fare clic qui. Fai clic su “Servizi per effettuazione temponi-scuola” per scaricare l’elenco di punti-tampone. Altre informazioni da ATS facendo clic QUI.

1. Cosa deve controllare ogni mattina la famiglia prima di portare l’alunno/a a scuola? Occorre misurare a casa la temperatura corporea e verificare che l’alunno/a non abbia altri sintomi sospetti Covid. In caso di febbre ≥ 37.5 C° o di dubbio circa lo stato di salute, non portare l’alunno/a a scuola, contattare il Pediatra o il Medico curante e attenersi alle sue indicazioni.
2. Cosa deve fare la famiglia in caso l’alunno/a manifesti sintomi sospetti Covid a casa? L’alunno/a deve rimanere a casa, è necessario contattare tempestivamente il Pediatra o il Medico curante e attenersi alle sue indicazioni. Nel caso sia necessario effettuare un tampone, è possibile recarsi senza appuntamento nei punti prelievi individuati.
3. Cosa deve fare la scuola in caso l’alunno/a manifesti sintomi sospetti Covid a scuola? Nel caso in cui l’alunno/a presenti sintomi compatibili con Covid-19, all’interno delle scuole, va ospitato nella stanza dedicata o area di isolamento, come da procedura di sicurezza, e devono essere avvisati i genitori. Il Referente Covid o altro incaricato scolastico deve tempestivamente avvisare i genitori della necessità dell’allontanamento dell’alunno/a e segnalare l’allontanamento ad ATS Milano tramite l’apposito portale informatico. La scuola non deve mettere in atto alcun provvedimento a carico dei compagni di classe e del personale che potranno continuare la frequenza scolastica.
4. Cosa deve fare la famiglia in caso l’alunno/a venga allontanato da scuola per sintomi sospetti Covid? E’ necessario contattare tempestivamente il Pediatra o il Medico curante e attenersi alle sue indicazioni. Per effettuare il tampone, è possibile recarsi senza appuntamento nei punti prelievi individuati. Clicca QUI per scaricare il modulo da presentare.
5. Cosa deve fare l’alunno/a se gli è stato prescritto o se è in attesa dell’esito del tampone? In attesa dell’esecuzione o dell’esito del tampone, l’alunno/a NON deve andare a scuola e deve rimanere in isolamento. Se l’esito è negativo e dopo valutazione del Pediatra o Medico curante l’alunno/a potrà riprendere la frequenza scolastica dietro presentazione di attestazione medica. Se l’esito è positivo vedi FAQ n. 7.
6. Cosa succede se un alunno/a o un operatore risulta positivo al Covid? L’ATS avvia l’indagine e in collaborazione con la Direzione della scuola identifica i soggetti che possono aver avuto contatti stretti con il caso risultato positivo (ad es. i compagni di classe, insegnanti ed eventuali altre persone della scuola). I soggetti classificati come contatti stretti non potranno frequentare la scuola poiché saranno da ATS posti in isolamento fiduciario per 14 giorni dall’ultimo contatto e comunque fino a esito negativo del tampone di fine isolamento. I soggetti che non sono stati identificati come contatti stretti possono continuare la frequenza scolastica. La persona positiva al Covid dovrà osservare un periodo di isolamento obbligatorio e potrà tornare a scuola solo dopo aver avuto la conferma di guarigione che avviene dopo l’effettuazione, al termine del periodo di isolamento, di due tamponi con esito negativo effettuati a distanza di 24/48 ore l’uno dall’altro. L’attestazione di guarigione è rilasciata dal Pediatra o Medico curante.
7. Cosa deve fare un alunno/a o un operatore classificato come contatto stretto di caso Covid a scuola? Deve osservare l’isolamento fiduciario a casa per 14 giorni dall’ultimo contatto con il caso e monitorare il suo stato di salute informando il Pediatra o il Medico curante. Al termine dei 14 giorni dovrà effettuare un tampone che, se negativo, consentirà di riprendere la frequenza scolastica con l’attestazione rilasciata dal Pediatra o Medico curante. I famigliari/conviventi del contatto non sono soggetti a provvedimenti di isolamento.
8. Cosa deve fare un alunno/a o un operatore classificato come contatto stretto di caso Covid al di fuori dell’ambito scolastico (es: in famiglia)? Deve osservare l’isolamento fiduciario a casa per 14 giorni dall’ultimo contatto con il caso e monitorare il suo stato di salute informando il Pediatra o il Medico curante. Al termine dei 14 giorni dovrà effettuare un tampone che, se negativo, consentirà di riprendere la frequenza scolastica con l’attestazione rilasciata dal Pediatra o Medico curante. I compagni di classe e gli altri operatori della scuola non sono soggetti a provvedimenti e pertanto potranno continuare la frequenza scolastica.
9. Cosa deve fare la famiglia se l’alunno/a ha avuto un problema di salute ma non riconducibile al Covid? In caso di problemi di salute è sempre necessario riferirsi al proprio Pediatra o Medico curante. Nel caso in cui il problema di salute, dopo valutazione medica, non sia riconducibile al Covid, e pertanto il tampone non viene eseguito, l’alunno/a potrà tornare a scuola secondo le indicazioni del Pediatra o Medico curante. Non è richiesta alcuna certificazione/attestazione per il rientro, analogamente non è richiesta autocertificazione da parte della famiglia. Eventualmente la scuola potrà richiedere una dichiarazione da parte del genitore dei motivi dell’assenza.